Tadej Pogacar è pronto a fare un altro passo avanti nella sua già leggendaria carriera. Dopo una stagione che definisce “da 9”, il fuoriclasse sloveno ha le idee molto chiare sul suo programma 2026. In un’intervista a Marca, da Abu Dhabi, dove è testimonial dei Mondiali di ciclismo virtuale ‘MyWoosh’, Pogacar ha fatto il punto sul 2025 e sulle ambizioni per il prossimo anno.
Un 9 che punta al 10
Il bilancio della sua stagione appena conclusa è positivo, ma Pogacar non si accontenta mai. “Se dovessi dare un voto alla mia stagione, sarebbe un 9. C’è sempre margine di miglioramento in ogni aspetto della vita e del ciclismo. Credo di poter fare ancora meglio, sia in bici che fuori”, ha dichiarato il campione sloveno. Un voto altissimo per chi ha già conquistato 4 Tour de France, un Giro d’Italia, due ori mondiali, tre Liegi-Bastogne-Liegi, 5 Lombardia e numerosi altri successi. Eppure, per il 2026, Pogacar vuole di più.
Il 2026 sarà l’anno del 10: Tour, Classiche e sfida con Vingegaard
Guardando già al futuro, il 2026 sarà un anno cruciale per il ciclista sloveno. Il primo obiettivo è chiaro: tornerà al Tour de France, la corsa più prestigiosa, quella che negli ultimi anni lo ha visto protagonista insieme al danese Jonas Vingegaard, con il quale ha dato vita a una delle rivalità più intense e stimolanti del ciclismo moderno.
Pogacar ha dichiarato: “Penso che tornerò al Tour, è abbastanza ovvio, è la corsa più importante di tutte”. Ma non si ferma solo al Tour. Il ciclista sloveno ha deciso di mettersi alla prova anche nelle Classiche di primavera, due corse simbolo per ogni grande ciclista.
“La Milano-Sanremo e la Parigi-Roubaix sono due corse in cui sono davvero motivato a riprovare e lottare per la vittoria”, ha dichiarato con determinazione. Nonostante abbia già vinto numerose corse di alto livello, Pogacar non ha mai trionfato nella Sanremo e nella Roubaix, due gare iconiche che mancano ancora al suo palmarès.
Tadej Pogacar e la rivalità con Vingegaard: un motivo di crescita
Una delle chiavi del suo continuo miglioramento, secondo Pogacar, è la rivalità con Jonas Vingegaard, che ha avuto un impatto significativo sulla sua crescita. “Negli ultimi quattro anni, Jonas mi ha spinto a raggiungere un altro livello al Tour de France. È essenziale avere una sfida come la sua ogni anno, ci motiviamo a vicenda”. La competizione tra i due campioni ha alzato l’asticella per entrambi, facendo lievitare il livello di gioco nel ciclismo internazionale.
Il programma 2026: un anno da ricordare
Con la voglia di vincere il Tour ancora presente e l’ambizione di far suoi anche le Classiche, Tadej Pogacar non ha alcuna intenzione di fermarsi. Nel suo ricco palmarès, il sloveno ha già dimostrato di essere un allrounder completo, capace di dominare le tappe di montagna, le gare di un giorno e le grandi corse a tappe. Il 2026 potrebbe essere l’anno in cui riuscirà finalmente a mettere la Sanremo e la Roubaix nel suo incredibile palmarès.






