Wout Van Aert dovrebbe lasciare la Jumbo-Visma. Lo scriviamo con il massimo rispetto per la formazione olandese, uno dei migliori team al mondo, e con il grandissimo rispetto per il corridore. In queste ore si è capito che gli interessi dell’uno non corrispondono con quelli dell’altro: Van Aert è un corridore capace di vincere su ogni terreno, è in grado di fare sia il gregario che il capitano, ma se vuole dare un’ulteriore scossa alla sua carriera, deve lasciare il team per il quale sta correndo, perchè sta pensando solo ed esclusivamente a vincere i grandi giri.
Di questo, non si può fare un torto alla Jumbo-Visma. Vedere un proprio corridore che indossa la maglia gialla sul podio finale di Parigi ha sicuramente un valore molto più elevato rispetto alla singola vittoria di tappa. Il ciclismo vive di visibilità, ed è per questa ragione che la squadra, dopo aver vinto il Tour de France 2022 e il Giro d’Italia 2023, vuole salire di nuovo sul podio finale di Parigi, possibilmente al primo posto.
Nel corso dell’inverno si è parlato a lungo del fatto che Wout debba lasciare il ciclocross per dare una svolta alla sua carriera su strada. Probabilmente non è questo il punto: è molto più probabile che Van Aert debba trovare un ambiente che punti tutto su di lui, senza eventuali compresenze. E’ sempre difficile gestire squadre con tanti corridori, ed è molto complicato gestire le ambizioni personali di vittorie di tappa quando hai in organico il corridore che veste il dorsale numero uno: è per questo motivo che le strade di Jumbo-Visma e Wout Van Aert dovrebbero separarsi.
E’ anche vero che non è facile accollarsi un salario come quello di Van Aert, che attualmente guadagna 2,2 milioni di euro all’anno ed è il decimo corridore più pagato al mondo. Ma un accordo si può sempre trovare, soprattutto se si vuole correre con maggiore serenità e spensieratezza.