L’UCI: “I corridori vedono la CDM di Ciclocross come un gioco”

La Coppa del Mondo di Ciclocross è senza dubbio l’evento più importante per chi pedala nel fango, ma negli ultimi tempi sembra che alcuni dei ciclisti più famosi stiano decidendo di saltare le gare di questa competizione. Questa tendenza ha sollevato delle preoccupazioni tra gli organizzatori e i vertici dell’Unione Ciclistica Internazionale (UCI).

Una scelta controversa

Lars van der Haar, vincitore di una delle tappe della Coppa del Mondo, ha dichiarato che non affronterà l’intera stagione. Anche Thibau Nys, uno dei giovani talenti del ciclocross, ha preferito partecipare ad un’altra competizione invece di prendere parte alla tappa di Dendermonde. Il problema riguarda anche le donne, come Fem van Empel e Puck Pieterse, che hanno deciso di non completare l’intero percorso di CDM.

Questa tendenza ha lasciato perplesso Peter Van den Abeele, dirigente dell’UCI, che ha espresso la sua preoccupazione riguardo alla poca importanza che alcuni ciclisti sembrano attribuire alla Cyclocross World Cup. Secondo Van den Abeele, se questa competizione viene vista come un semplice “giocattolo”, allora siamo di fronte ad un problema serio.

Il dilemma della Cyclocross World Cup

La mancanza di partecipazione dei ciclisti di punta in Coppa del Mondo sta mettendo a rischio la reputazione e l’importanza di questa competizione. La manifestazione offre la possibilità di vincere premi in denaro (5000 euro agli elite uomini e donne per ogni tappa), eppure sembra che qualcosa non funzioni nel regolamento e nella gestione di questa competizione.

Van den Abeele ha ammesso che non si può soltanto incolpare i ciclisti, ma che è necessario fare autocritica e guardarsi allo specchio. Ha affermato che è urgente discutere di possibili cambiamenti con Flanders Classics, l’organizzatore della Coppa del Mondo, e con altri attori di rilievo nel mondo del ciclocross. E’ giusto però sottolineare – aggiungiamo noi – il grande lavoro svolto da Flanders Classics per rendere attraente la Coppa del Mondo di Ciclocross: proporre gare a Dublino, sulla neve della Val di Sole e al caldo di Benidorm, quest’ultima nel momento in cui tutti gli stradisti sono lì ad allenarsi, sono state scelte davvero azzeccate.

Possibili soluzioni per il futuro

Van den Abeele ha suggerito alcune idee per migliorare la manifestazione è quella di renderla più attraente. Una delle proposte riguarda il sistema di punteggio, mentre un’altra idea è quella di concentrare tutte le gare in un periodo più breve, ad esempio da dicembre fino all’ultimo fine settimana prima dei Campionati del Mondo. Questo permetterebbe a tutti i ciclisti di partecipare a tutte le tappe senza dover fare delle scelte difficili.

L’importanza di agire rapidamente

Van den Abeele ha sottolineato l’importanza di prendere decisioni al riguardo in tempi brevi, in modo che i cambiamenti possano essere approvati in tempo per i prossimi Campionati del Mondo. Solo in questo modo si potranno mettere in atto le modifiche necessarie già dalla prossima stagione.

È fondamentale che la Coppa del Mondo di Ciclocross mantenga la sua importanza e la sua attrattiva per i ciclisti di tutto il mondo. Solo così si potrà garantire una competizione di alto livello e una grande partecipazione da parte dei migliori atleti del ciclocross.

In conclusione, è evidente che la Cyclocross World Cup si trova di fronte a una sfida importante. È necessario rivedere il regolamento e prendere in considerazione le opinioni dei ciclisti e degli organizzatori per garantire un futuro di successo a questa competizione. Solo attraverso una collaborazione stretta e una volontà di cambiamento sarà possibile mantenere il prestigio della manifestazione e assicurare la partecipazione dei migliori ciclisti al mondo.

Image Source: Unsplash

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