Patrick Lefevere ha sbagliato con Alaphilippe. Criticare i propri corridori per il proprio rendimento può essere una scelta più o meno condivisibile, ma stavolta è stata non solo sbagliata, ma addirittura scorretta. Un conto è criticare il proprio corridore per la mancanza di risultati, un altro è andare sulla sua vita privata, attaccando la sua compagna e la sua famiglia.
Nella giornata di ieri, Patrick Lefevere ha attaccato, attraverso un’intervista, non solo Julian Alaphilippe, ma anche la sua compagna Marion Rousse. Nella risposta della direttrice del Tour de France Femmes, trapela un dettaglio abbastanza scomodo: Lefevere avrebbe chiesto a Rousse di lasciare il proprio lavoro per dedicarsi al proprio compagno. Una richiesta che ha dell’assurdo, soprattutto se si pensa che l’introduzione del Tour de France Femmes, vuoi o non vuoi, ha innalzato non di poco il livello del ciclismo femminile. Proprio Lefevere, inoltre, ha dei forti interessi in questo campo, dato che gestisce una formazione femminile.
Nella querelle tra Alaphilippe, Lefevere e Rousse si è inserita anche la moglie di Philippe Gilbert, che non ha perso occasione per criticare l’ex atleta francese, che sui social ha scritto: “Si chiama rovescio della medaglia, Marion. E anche in questo caso, Patrick espone solo un terzo del comportamento del tuo uomo, dovresti addirittura mantenere un profilo basso… Sta solo dicendo ad alta voce ciò che pensa e ciò che molte persone intorno a te stanno pensando ad alta voce”. Lefevere, poi, ha provato a correggere il tiro, dicendo che la discussione sui presunti problemi di Alaphilippe con l’alcool risalivano al 2022, e da lì ha smesso di bere alcolici.
Insomma, l’episodio sembra a tutti gli effetti una telenovela. Secondo Lefevere il suo olandese è stato frainteso, non si sa. Attenendoci a ciò che è trapelato, appare evidente che ogni anno il team manager della Soudal Quick Step non perde occasione per criticare i corridori che non riescono ad esprimersi ad alto livello. Alaphilippe è solo uno dei tanti: lo scorso anno tante critiche sono piovute anche addosso a Kasper Asgreen, il quale, dopo aver vinto il Giro delle Fiandre 2021, non è più riuscito ad esprimersi su quei livelli.
In quella circostanza, però, fu criticato il rendimento del danese, che si rifece poi vincendo una tappa del Tour de France. Stavolta, però, si è entrato troppo nell’intimo della vita privata di un corridore. Un conto è criticare i risultati, un conto è entrare nel dettaglio di ciò che fa la sua compagna.
Dal canto nostro, sottolineiamo inoltre che queste parole sono state rilasciate a pochi giorni dall’opening weekend delle gare in Belgio, le prime due corse sul pavè che comprendono Olooop Het Nieuwsblad e Kuurne Brussels Kuurne. Insomma, invece di far andare i corridori al via calmi e rilassati, Lefevere li fa andare con i nervi tesi. Non è una novità, come già abbiamo detto, ma stavolta si è scesi troppo nella sfera intima. Poco fa, in conferenza stampa, il team manager belga ha detto che né lui n’è Alaphilippe parleranno dell’intervista: ma forse è troppo tardi e i rapporti tra i due potrebbero essersi incrinati del tutto.
Lefevere ha sempre utilizzato questa tattica: criticare i propri corridori con l’obiettivo di far dare loro il massimo, quasi con l’intenzione di voler essere smentito dai fatti. Stavolta, però, la tecnica non funziona più: calcolando che anche lo scorso anno la campagna del nord non è andata per niente bene per la Soudal Quick Step, forse c’è da fare un po’ di ammenda a livello generale, non solo da parte dei corridori. Probabilmente, la tattica delle critiche a tutto spiano non funziona più: forse è meglio ricreare un ambiente più rilassato, dove ognuno può esprimersi al massimo delle proprie possibilità.