Sono passati esattamente cinque anni da quel tragico 19 giugno 2020, quando Alex Zanardi fu vittima di un gravissimo incidente in handbike lungo una strada provinciale nei pressi di Pienza, in Toscana. A cinque anni di distanza, le sue condizioni di salute restano avvolte nel riserbo più assoluto. Il campione di ciclismo paralimpico, ex pilota di Formula 1 e simbolo di resilienza mondiale, continua il suo percorso di recupero lontano dai riflettori.
L’incidente in handbike del 2020
Quel giorno, Zanardi partecipava alla staffetta “Obiettivo Tricolore”, un’iniziativa sportiva a tappe organizzata per promuovere lo sport paralimpico. Durante una discesa, perse il controllo della sua handbike e andò a impattare violentemente contro un camion. Il trauma cranico fu devastante.
Operato d’urgenza all’ospedale di Siena, fu sottoposto a numerosi interventi neurochirurgici e maxillo-facciali. Dopo settimane in terapia intensiva, iniziò un lunghissimo e complesso percorso riabilitativo. Da allora, le informazioni sulle sue condizioni cliniche sono state gestite con estrema cautela dalla famiglia.
Cinque anni di silenzio e rispetto
Nel corso di questi cinque anni, sono stati pochissimi gli aggiornamenti ufficiali sulle condizioni di Zanardi. La moglie Daniela, che ha scelto il silenzio come forma di protezione per la privacy e la dignità del marito, ha più volte chiesto rispetto e discrezione.
L’ultimo aggiornamento pubblico di rilievo risale al dicembre 2021, quando in un’intervista concessa al gruppo BMW (di cui Zanardi è ambasciatore), si parlava di piccoli segnali di progresso, tra cui una capacità minima di interagire con l’ambiente circostante. Da allora, più nulla.
Nel 2023, l’amico e medico personale Federico De Majo ha confermato che il percorso è ancora lungo e che ogni piccolo miglioramento viene accolto con cauta speranza. Ma nessun dettaglio clinico è mai stato reso pubblico.
Alex Zanardi oggi: l’uomo simbolo della resilienza
Nonostante il silenzio, Alex Zanardi continua a rappresentare un simbolo indelebile di forza, speranza e rinascita. Il suo primo gravissimo incidente, nel 2001, lo aveva privato delle gambe, ma non della voglia di vivere. Il ritorno in pista, le vittorie nel paraciclismo, le quattro medaglie d’oro paralimpiche e il suo spirito indomabile hanno fatto di lui un’icona oltre lo sport.
Oggi, il mondo continua a chiedersi come stia davvero. Ma forse la più grande lezione che Zanardi ci ha lasciato è proprio quella del coraggio silenzioso, lontano dai social, dalle interviste e dalle passerelle.
Il rispetto della famiglia e il futuro
Nessuna notizia certa è prevista per il 19 giugno 2025, e con ogni probabilità non arriveranno dichiarazioni ufficiali nemmeno in occasione di questo anniversario. La famiglia ha scelto una linea chiara: niente speculazioni, nessun bollettino medico, solo silenzio e rispetto.
E mentre il mondo dello sport e milioni di fan continuano a sperare in un segnale, anche minimo, l’esempio di Alex Zanardi rimane vivo più che mai.